Quando si parla di Cabernardi il pensiero corre subito alla Miniera di Zolfo, scoperta il 16 aprile del 1886, diventata nel tempo il centro minerario più grande d'Europa, con una produzione massima di 60.000 Tonnellate di materiale estrattivo.
Le miniere di Cabernardi e Percozzone![]() La punta massima degli operai ed impiegati occupati raggiunse il nr°di 2850. Il bacino minerario aveva una estensione di km. 3 di lunghezza, m.1.500 di larghezza e m.800 di profondità, con 15 gallerie e due pozzi di estrazione, profondi m. 460; mentre la Miniera aveva l'ultimo livello a m. 800, di cui 515 m. sotto il livello del mare. L'attività estrattiva iniziò a funzionare intorno al 1860 quando – cosi racconta la leggenda - un contadino cercando di abbeverare le bestie su una pozza d'acqua, si accorse che queste non bevevano e che l'acqua era maleodorante. Purtroppo il fumo, derivante dalla combustione (anidride solforosa), era talmente nocivo che nel raggio di vari km la vegetazione era pressoché inesistente. La società amministratrice dell'industria zolfifera fu costretta a rimborsare i contadini danneggiati. A mano a mano poi venivano abbattuti con il martello pneumatico per prelevarne lo zolfo e al loro posto venivano inserite delle ripiene o brusaie intrise d'acqua. Il minerale veniva caricato nei vagoni e portato alla discenderia o pozzo da dove veniva trasportato dall'argano a vapore. Di questa macchina restano parti di corda del sostegno delle gabbie.
|

